Although the year has started positively for the crypto market, this week it could already experience a new obstacle, the direct cause of which is always the FTX affair. In fact, attention is focused on Digital Currency Group (DCG), the parent company of Grayscale, an American investment platform, which offers a series of services and offers regarding the main cryptocurrencies.

On January 2, Gemini co-founder Cameron Winklevoss slammed DCG CEO Barry Silbert over frozen funds. Exchange Gemini lent user funds to troubled Silbert brokerage with Genesis, which had halted withdrawals following a liquidity crisis after the FTX implosion and massive demand for withdrawals from part of the users.

The sale of some assets available on the Grayscale platform may be required to compensate DCG's creditors. But which assets could be sold?

In addition to the BTC Trust fund (GBTC), Grayscale offers a variety of altcoin funds. Not including Ethereum, it has single asset funds for the following altcoins:

Basic Attention Tokens (BAT)
Bitcoin Cash (BCH)
Chainlink (LINK)
Decentraland (MANA)
Ethereum Classic (ETC)
Litecoin (LTC)
Solana (G)
Stellar Lumens (XLM)
Zcash (ZEC)

In addition, there are some smaller funds such as Filecoin (FIL), Horizen (ZEN) and Livepeer (LPT).

It is likely that if there is a need to sell some assets, Grayscale will proceed with the sale of the available altcoins and thus we could see a massive sell-off in the market. More difficult, but not impossible, is the sale of major assets such as Bitcoin and Ethereum, in this case the entire market could be affected.

It is quite incredible, in my opinion, how such large and important companies invested directly and indirectly on an unregulated exchange like FTX, knowing full well the high risks that this would entail. Yet the desire to accumulate quick and easy capital hasn't kept such companies from plunging in, but gambling with other people's money. And we're not talking about a few miles of dollars but billions, mountains of money incinerated forever.

2023 is estimated by all experts as a year of market recovery and this should also be reflected in cryptocurrencies, provided there are no other scandals such as Terra and FTX. We just have to cross our fingers!

Sebbene l'anno sia iniziato positivo per il mercato crypto, già questa settimana potrebbe conoscere un nuovo ostacolo, la cui causa diretta è sempre la vicenda FTX. Infatti l'attenzione è puntata su **Digital Currency Group (DCG)**, la società madre di **Grayscale**, piattaforma d'investimento americana, la quale offre una serie di servizi ed offerte riguardo le principali criptovalute.

Il 2 gennaio, il cofondatore di Gemini Cameron Winklevoss ha criticato il CEO di DCG, Barry Silbert, per i fondi congelati. L'exchange Gemini ha prestato fondi degli utenti alla travagliata intermediazione di Silbert con Genesis, che aveva interrotto i prelievi a seguito di una crisi di liquidità dopo l'implosione di FTX ed la massiccia richiesta di prelievi da parte degli utenti.

Per risarcire i creditori di DCG potrebbe essere necessaria la vendita di alcuni asset disponibile sulla piattaforma Grayscale. Ma quali asset potrebbero essere venduti?

Oltre a BTC Trust fund (GBTC), Grayscale offre una serie di fondi sulle altcoin. Non includendo Ethereum, dispone di fondi a singolo asset per le seguenti altcoin:

Basic Attention Token (BAT)
Bitcoin Cash (BCH)
Chainlink (LINK)
Decentraland (MANA)
Ethereum Classic (ETC)
Litecoin (LTC)
Solana (SOL)
Stellar Lumens (XLM)
Zcash (ZEC)

Inoltre, ci sono alcuni fondi meno corposi come Filecoin (FIL), Horizen (ZEN) e Livepeer (LPT).

È probabile che, qualora sia necessario vendere alcuni asset, Grayscale procederà con la vendita delle altcoin disponibili e quindi potremmo vedere una vendita massiccia sul mercato. Più difficile, ma non impossibile, la vendita degli asset maggiori come Bitcoin ed Ethereum, in questo caso ne potrebbe risentire l'intero mercato.

È abbastanza incredibile, a mio avviso, come società così grandi e importanti abbiano investito direttamente e indirettamente su un exchange non regolamentato come FTX, conoscendo bene gli elevati rischi che ciò avrebbe comportato. Eppure il desiderio di accumulare capitale facile e veloce non ha trattenuto tali società a gettarsi a capofitto, scommettendo però con il denaro altrui. E non parliamo di poche miglia di dollari ma di miliardi, montagne di denaro incenerite per sempre.

Il 2023 è stimato da tutti gli esperti come un anno di ripresa dei mercati e ciò dovrebbe riflettersi anche sulle cryptovalute, sempre che non ci siano altri scandali come Terra e FTX. Non ci resta che incrociare le dita!